La scuola Primaria Pietro Marrelli di Lucoli in visita ai laboratori del Cetemps e del Dipartimento di Scienze Fisiche e Chimiche

Nella mattinata di martedì 14 maggio 2019, gli alunni della scuola primaria di Lucoli (AQ), hanno fatto visita ai laboratori del Cetemps e del Dipartimento di Scienze Fisiche e Chimiche dell'Università dell'Aquila. L'incontro si deve alla iniziativa di alcune loro insegnanti, in particolare Rachele Bergantino, che mi ha contattato, chiedendomi la disponibilità ad organizzare la visita.
I bambini frequentano un Istituto "Comprensivo" quindi, in una sola classe, sono presenti alunni dalla prima alla quinta elementare.
Con grande entusiasmo hanno animato l'iniziativa la Dott.ssa Barbara Tomassetti e la Dott.ssa Annalina Lombardi del Cetemps che hanno mostrato molti curiosi esperimenti che si possono realizzare con l'acqua e pochi altri attrezzi, per studiare la "misteriosa pressione" che i liquidi esercitano sugli oggetti.

Nei giorni precedenti la visita, ognuno dei nostri ospiti ha preparato una domanda per il "Professore dell'Università" (sarei stato io), avendo cura di corredarla con un disegno adatto ad illustrare il quesito. Una volta che si sono sistemati tra i banchi del nostro laboratorio didattico, ogni bambino mi ha letto la sua domanda e regalato il disegno che la accompagnava.
Disegni e quesiti mi hanno tolto letteralmente il fiato. Ho pensato che avrei pubblicato le domande più belle (e relativi disegni), ma dopo una attenta selezione, non ne ho trovata neanche una, dicasi una, da scartare, quindi le pubblichiamo tutte.

Se volete avere una idea del severissimo esame a cui il "Professore dell'Università" è stato sottoposto, questa è una sintesi:

• Perché esiste il mondo? (non c'è male come inizio!)
• Perché il mondo gira e noi non lo sentiamo?
• Perché noi non voliamo? Perché la pioggia cade? Perché le stelle cadenti cadono? Perché nello spazio non si respira? Perché le stelle non cadono (a voce si chiarisce in dettaglio la distinzione tra le stelle cadenti che, appunto, cadono, e quelle che invece restano nel cielo senza cadere)
• Perché esiste la galassia?
• Perché siamo attaccati sul pavimento?
• Perché le stelle restano nell'aria?
• Come può cadere una stella cadente?
• Perché i meteoriti sono palle di fuoco?
• Perché la terra gira?

Quindi domande molto precise sulla mia professione.

• Quanti anni ha dovuto studiare per diventare scienziato?
• Cosa ha dovuto fare per diventare scienziato?
• Perché è diventato scienziato?
• Quanto ha dovuto studiare per diventare professore?
• Le piace essere uno scienziato? Perché?
• Per lei è stata dura diventare scienziato? Quanto hai studiato? (il passaggio dal "lei" al "tu" non è, secondo me, casuale, ma ha un significato)
• E difficile questo lavoro?
• Perché ha deciso di studiare l'acqua?
• Le piace la scienza? Perché? Le piace il disegno?
• Come mai sei voluto diventare uno scienziato che studia l'acqua?

L'unico aggettivo che mi viene è: emozionante.
Cari piccoli amici di Lucoli, grazie alle vostre insegnati per l'iniziativa e grazie a voi bambini per questa emozione; che la vita vi conservi lo splendido entusiasmo, la grande curiosità e la formidabile capacità di stupir-e(-vi).
Marco Verdecchia

Di seguito riportiamo anche i componimenti realizzati dai bambini nei giorni seguenti alla loro prima esperienza universitaria.