Settembre 2024 sulla Regione Abruzzo è stato lievemente più caldo di 0.2°C rispetto alla media di riferimento climatologico 1991-2020, e con precipitazioni più scarse del -6% rispetto alla climatologia. Queste ultime sono state però molto disomogenee sulla regione, con anomalie fino a -50% nell’entroterra appenninico e +50% sulla costa, determinato da un singolo evento a metà mese che ha provocato anche allagamenti nelle città. Le prevalenti condizioni di bassa pressione sull’Europa occidentale hanno determinato anomalie termiche negative sull’arco alpino e precipitazioni abbondanti sull’Italia centrale.
Analisi sinottica
In Figura 1 riportiamo le anomalie rispetto alla media climatologica 1981-2010 sull’Europa da rianalisi NCEP/NCAR (psl.noaa.gov) per il mese di settembre 2024 di geopotenziale a 500 hPa, di vento alla quota di 850 hPa, di temperatura a 2 m e di precipitazione. Dalla mappa di geopotenziale si può vedere come abbiano dominato una vasta area anticiclonica sulla Russia contrapposta alla bassa pressione sulla Francia, situazione assimilabile al regime denominato “blocco Scandinavo”. Questa configurazione ha favorito generale frequente instabilità atmosferica sull’Europa occidentale e afflusso d’aria prevalentemente da Sud-Est sul Mediterraneo, mantenendo le temperature a valori inferiori alla media su Francia e Alpi e superiori alla media sull’Europa orientale. Le precipitazioni sono state abbondanti sull’Europa centrale e meridionale.
Analisi locale
In Figura 2 mostriamo le mappe di anomalia delle temperature e delle precipitazioni sulla regione Abruzzo, ricostruite con dati dell’Ufficio Idrografico e Mareografico elaborate dal CETEMPS, per il mese di settembre 2024. Le anomalie di temperatura sono state molto vicine allo zero, con valori leggermente sotto media ad Ovest e leggermente sopra media ad Est. La temperatura media è stata complessivamente più alta del riferimento climatologico 1991-2020 di +0.21°C in media. Le precipitazioni sono state più scarse in media del 6%, oscillante tra il -50% della Valle Peligna e il +50% della costa teramana e chietina. Le precipitazioni sono occorse quasi interamente durante gli episodi temporaleschi del giorno 17 del mese, quando si sono verificati anche allagamenti in alcune località della costa.
Nelle Figura 3 – Figura 7 riportiamo le serie temporali di anomalie di temperatura (media, massima, minima ed escursione giornaliera) e precipitazione giornaliere per diverse località della Regione Abruzzo rispetto alle medie climatologiche 1991-2020 per il mese di settembre 2024. Si può vedere come il mese abbia visto anomalie calde nella prima e terza decade, fredde nella seconda. In generale, le anomalie sono state abbastanza contenute, generalmente entro i +/- 5°C. Le precipitazioni sono occorse soprattutto nella seconda decade fredda, dove spicca l’episodio di maltempo del 17 settembre sulla costa.
In Figura 8 mostriamo la classifica dei dieci anni con anomalie di precipitazione più positive e più negative nel periodo 1974-2024 nelle stazioni di Pescara e Giulianova. In entrambe, il mese appena trascorso è stato tra i 10 più piovosi della serie storica, anche se lontano da altri record che si sono avuti in passato.
Previsioni stagionali
Riportiamo le valutazioni che possono essere tratte in base alle previsioni stagionali rilasciate dal servizio europeo Copernicus (https://effis.jrc.ec.europa.eu/apps/effis.longterm.forecasts/) per le prossime tre settimane in Figura 9.
Per quanto riguarda l’Italia, la settimana dopo l’attuale è attesa calda e relativamente secca, successivamente le temperature dovrebbero restare alte, ma con anomalie più contenute, mentre le precipitazioni sono attese nella norma.
I dati meteorologici delle stazioni abruzzesi sono raccolti dall’Ufficio idrologia, idrografico e mareografico dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile dell’Abruzzo ed elaborati dal CETEMPS dell’Università degli Studi dell’Aquila, secondo la metodologia illustrata in https://rmets.onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/joc.7081.