Prende ufficialmente il via in questo mese il progetto FORESHELL, dedicato allo sviluppo di strumenti tecnologici utili alla previsione delle condizioni sanitarie e meteo-ambientali negli impianti di molluschicoltura. Lo studio pilota, finanziato dalla Regione Abruzzo nell’ambito del programma P.O. FEAMP – Piano D’azione del FLAG COSTABLU, è coordinato dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise “G. Caporale” (IZSAM) e vede come partner il CETEMPS e il CREA (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’analisi dell’economia agraria).
In un recente studio pubblicato su Journal of Water and Health è stata trovata una correlazione significativa tra diversi eventi idrometeorologici e l’innalzamento della concentrazione del batterio Escherichia coli nei molluschi bivalvi presenti nelle aree di allevamento antistanti la foce del fiume Pescara, in Abruzzo.
Da queste evidenze preliminari è scaturita la necessità di approfondire l’analisi, nell’ottica di fornire strumenti di gestione per il rischio sanitario utili all’acquacoltore, che può incorrere in perdite del raccolto quando le condizioni igienico-sanitarie dello stesso non sono conformi alla normativa vigente.
FORESHELL focalizzerà il proprio studio pilota sui bacini idrografici dei fiumi Vibrata e Salinello: le condizioni idrologiche riprodotte dal modello idrologico CHyM, sviluppato dal gruppo di modellistica idrologica del CETEMPS, verranno incrociate con i dati relativi alla concentrazione di E. coli nelle acque e nei molluschi rilevati dall’IZSAM, nell’ottica di progettare un sistema di pre-allerta per la gestione dell’impianto. Oltre a questo aspetto, altri parametri ambientali, quali temperatura dell’acqua marina, salinità, clorofilla a, correnti marine e moto ondoso, saranno acquisiti dai satelliti e calibrati attraverso modelli oceanografici specificatamente per il sito dell’impianto “Adriatica off-shore”.
“Si tratta di un bellissimo esempio di integrazione delle competenze – commenta il Direttore CETEMPS Frank Marzano – che raccoglie i frutti di una proficua e duratura collaborazione tra il nostro Centro e l’Istituto Zooprofilattico della nostra regione. Siamo giunti a questo nuovo traguardo grazie ad uno scambio di conoscenza e ad un incontro tra linguaggi ed esperienze di ambiti molto diversi, che le nostre ricercatrici hanno saputo portare avanti con meticoloso lavoro e pazienza”.