Dopo marzo, anche aprile 2022 sulla Regione Abruzzo è stato più freddo del solito, con anomalia di temperatura media inferiore di circa 1°C rispetto alla media 1991-2020. Le temperature in realtà sono state simili a quelle degli ultimi due tre anni e quelle registrate nel corso degli anni ’90, ma che nell’ultimo ventennio sono state sempre sensibilmente più alte. Il mese è stato anche tra i più secchi degli ultimi decenni, con un deficit di precipitazione di circa 50 mm, soprattutto in montagna e sul versante costiero della regione. Tali condizioni sono state determinate dalla combinazione di alta pressione sull’Islanda e bassa pressione sulla Russia, cosa che ha aperto un corridoio a masse d’aria fredde e secche dalle aree artico-siberiane verso il Mediterraneo.
In Figura 1 riportiamo le anomalie rispetto alla media climatologica 1981-2010 sull’Europa da rianalisi NCEP/NCAR (psl.noaa.gov) per il mese di aprile 2022 di pressione al livello del mare, vento vicino alla superficie, temperatura a 2 m e precipitazione. Dalla mappa di pressione si deduce come l’Anticiclone delle Azzorre sia stato praticamente assente, mentre a dominare la scena sia stata la formazione di una figura a dipolo tra l’Islanda, con pressioni più alte del solito, e la Russia meridionale, con pressioni più basse. Come per il mese di marzo, questa configurazione ha favorito un flusso continuo di masse d’aria fredda e secca dalle steppe siberiane verso il Mediterraneo. Si sono infatti registrate anomalie termiche medie negative sull’Europa Centro-Orientale, con punte di -5-6°C sulla Russia settentrionale e i Balcani. Le precipitazioni sono state scarse sulla Turchia e in gran parte d’Europa, con l’eccezione dell’area a nord del Mar Nero e della Spagna.
Nelle Figura 2 – Figura 5 riportiamo le anomalie di temperatura (media, massima e minima) e precipitazione giornaliere per diverse località della Regione Abruzzo rispetto alle medie climatologiche 1991-2020 per il mese di aprile 2022. Il mese è stato particolarmente freddo durante la prima settimana, relativamente caldo durante la seconda, fresco e molto variabile nel resto del mese. Le poche precipitazioni verificatesi nella prima settimana sono state nevose fino a quote di 6-700 m, come anche testimoniato dalle anomalie di temperatura media intorno ai -4/-6°C su tutta la regione e fino a -10°C per le temperature massime. Nella seconda settimana il cielo è stato prevalentemente soleggiato, favorito dall’alta pressione sul Mediterraneo Occidentale, stavolta con anomalie fino a +10°C per le massime nelle aree interne. La restante metà del mese il tempo è stato molto variabile, con precipitazioni diffuse sulla regione nella terza settimana e temperature altalenanti.
In Figura 6 riportiamo invece la serie storica delle anomalie di temperatura media mensile e precipitazione relativa al mese di aprile per gli anni 1974-2022 nelle località di Giulianova e Roccaraso. Per queste come per la maggior parte delle località abruzzesi, ci si accorge come il relativo freddo non sia stata un’eccezione, ma il seguito di una tendenza degli ultimi tre anni. Nel ventennio precedente, il mese di aprile era stato quasi sempre più caldo della media e soprattutto con una tendenza a salire di anno in anno. Per le precipitazioni il segno della tendenza di lungo termine è meno chiaro, anche se appare essere prevalentemente verso il secco negli ultimi anni.
Una annotazione riguardo il giorno 24 aprile 2022, caratterizzato da incursione di polveri sahariane come visibile dalla sequenza di immagini in Figura 7, con relativa avvezione di masse d’aria calda. In Figura 8 mostriamo la mappa delle temperature massime registrate lo stesso giorno sull’Italia centro-meridionale: si può apprezzare come le temperature siano state più alte sul versante adriatico rispetto a quello tirrenico. La formazione di nubi associate a precipitazioni di una certa entità a ridosso dell’Appennino centrale hanno probabilmente innescato il fenomeno del foehn appenninico che ha portato all’innalzamento delle temperature nelle aree sottovento (a Est) della dorsale appenninica.
Foto di testa: uno scorcio sui tetti del centro storico dell’Aquila la mattina del 2 aprile 2022. I dati meteorologici delle stazioni abruzzesi sono raccolti dall’Ufficio Idrografico e Mareografico della Regione Abruzzo ed elaborati dal CETEMPS dell’Università degli Studi dell’Aquila.