Giugno 2025 sulla Regione Abruzzo ha avuto temperatura media più alta di 3.4°C rispetto al riferimento climatologico 1991-2020, e precipitazioni più scarse del 62%. Si è trattato del secondo giugno più caldo degli ultimi cinquant’anni, dietro di un decimo di grado rispetto alla storica ondata di calore del 2003. Un promontorio, ovvero un cuneo di alta pressione, in estensione dal Nord Africa persistente, ha favorito condizioni stabili e soleggiate, con debole ventilazione da Sud, con una breve interruzione a metà mese con qualche rovescio e temporale sull’Appennino. L’anomalia di temperatura è stata leggermente più bassa sulla fascia costiera rispetto all’entroterra appenninico, dove però è stata molto marcata anche l’escursione termica giornaliera, mentre sul versante costiero si sono verificate molte “notte tropicali”.
Analisi sinottica
In Figura 1 riportiamo le anomalie rispetto alla media climatologica 1981-2010 sull’Europa da rianalisi NCEP/NCAR (psl.noaa.gov) per il mese di giugno 2025 di geopotenziale a 500 hPa, di vento alla quota di 850 hPa, di temperatura a 2 m e di precipitazione. Dalla mappa di geopotenziale si può vedere come abbia dominato un’area anticiclonica sull’Europa centro-meridionale, che essenzialmente è stato un promontorio in estensione dal Nord Africa, contrapposta alla bassa pressione islandese. Questa configurazione ha determinato condizioni stabilii sul Mediterraneo e l’Europa centrale, con un debole flusso d’aria dal Nord Africa, mentre le Isole Britanniche e l’Europa nord-orientale sono state più ventilate e fresche. La temperatura è stata più alta della media di oltre 2°C su gran parte dell’Europa occidentale, con l’eccezione delle Alpi e del massiccio centrale francese, mentre le precipitazioni sono state scarse sul Mediterraneo e i Balcani, più abbondanti della media sull’Europa nord-orientale.

Figura 1. Anomalie rispetto alla media climatologica 1981-2010 sull’Europa da rianalisi NCEP/NCAR (psl.noaa.gov) per il mese di giugno 2025 di (a) geopotenziale a 500 hPa, (b) vettore vento a 850 hPa, (c) temperatura a 2 m, (d) precipitazione.
Analisi locale
In Figura 2 mostriamo le mappe di anomalia rispetto al periodo 1991-2020 delle temperature e delle precipitazioni sulla regione Abruzzo, ricostruite con dati dell’Ufficio Idrografico e Mareografico ed elaborate dal CETEMPS, per il mese di giugno 2025. Le anomalie di temperatura media sono state in media di +3.4°C, oscillanti tra +2.8°C della costa e +3.8°C della Marsica. Le temperature massime sono state in media più alte di +4.1°C, comprese tra +3°C della costa e punto di +5°C nelle aree montane al confine con Umbria e Molise, mentre le minime sono state uniformemente più alte di +2.5°C, ad indicare una marcata escursione giornaliera sull’Appennino. L’anomalia fredda è stata lievemente più pronunciata nell’entroterra rispetto alla fascia costiera. Le precipitazioni sono state complessivamente più scarse della media del 62%, praticamente assenti sulla costa e con qualche rovescio nell’entroterra appenninico.

Figura 2. Anomalie rispetto alla media climatologica 1991-2020 sull’Abruzzo da centraline meteo regionali per il mese di giugno 2025 di (a) temperatura media, (b) temperatura massima, (c) temperatura minima, (d) precipitazione.
Nelle Figura 3 – Figura 7 riportiamo le serie temporali di anomalie di temperatura (media, massima, minima ed escursione giornaliera) e precipitazione giornaliere per diverse località della Regione Abruzzo rispetto alle medie climatologiche 1991-2020 per il mese di giugno 2025. Le anomalie termiche sono state positive per tutto il mese, con valori anche oltre +5°C soprattutto nell’entroterra appenninico, con una brevissima interruzione a metà mese, quando si sono verificati alcuni rovesci o temporali pomeridiani nelle aree appenniniche. Molto marcate anche le anomalie di escursione termica giornaliera nelle valli dell’appennino, mentre sulla costa si sono verificate molte “notti tropicali”, ovvero quelle in cui la temperatura non scende sotto i 20°C.

Figura 3. Anomalie della temperatura media giornaliera in diverse località della Regione Abruzzo rispetto alle medie climatologiche 1991-2020 per il mese di giugno 2025.

Figura 4. Anomalie della temperatura massima giornaliera in diverse località della Regione Abruzzo rispetto alle medie climatologiche 1991-2020 per il mese di giugno 2025.

Figura 5. Anomalie della temperatura minima giornaliera in diverse località della Regione Abruzzo rispetto alle medie climatologiche 1991-2020 per il mese di giugno 2025.

Figura 6. Anomalie dell’escursione termica giornaliera in diverse località della Regione Abruzzo rispetto alle medie climatologiche 1991-2020 per il mese di giugno 2025.

Figura 7. Anomalie della precipitazione cumulata giornaliera in diverse località della Regione Abruzzo rispetto alle medie climatologiche 1991-2020 per il mese di giugno 2025.
In Figura 8 mostriamo la classifica dei dieci anni con anomalie di temperatura media e precipitazione più positive e più negative nel periodo 1974-2025 su tutte le stazione della regione. Il mese appena trascorso è stato il secondo più caldo, superato solo dal 2003, quando si verificò una prima ondata di calore molto prolungata. Tutte le anomalie termiche positive più marcate sono successive al 2000. In termini di precipitazioni, quello del 2025 è stato il quarto giugno più secco della serie storica.

Figura 8. Classifica dei dieci anni con condizioni più estreme in giugno nel periodo 1974-2025 in Abruzzo per (a) la temperatura media e (b) la precipitazione mensile. In rosso i dieci anni con più escursione giorno-notte o più secchi, in blu i dieci con meno escursione o più umidi, in verde l’anno corrente.
Previsioni stagionali
Riportiamo le valutazioni che possono essere tratte in base alle previsioni stagionali rilasciate dal servizio europeo Copernicus (https://effis.jrc.ec.europa.eu/apps/effis.longterm.forecasts/) per le prossime tre settimane in Figura 9.
Per quanto riguarda l’Italia, la settimana dopo l’attuale è attesa meno calda e con precipitazioni al centro-nord della Penisola, che contribuiranno a rinfrescare l’aria. Le successive due settimane sono attese calde e con precipitazioni nella norma climatologica, più scarse sull’arco alpino.

Figura 9. Previsioni stagionali delle anomalie settimanali di temperatura e precipitazione sull’Europa da servizio Copernicus (https://effis.jrc.ec.europa.eu/apps/effis.longterm.forecasts/).
I dati meteorologici delle stazioni abruzzesi sono raccolti dall’Ufficio idrologia, idrografico e mareografico dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile dell’Abruzzo ed elaborati dal CETEMPS dell’Università degli Studi dell’Aquila, secondo la metodologia illustrata in https://rmets.onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/joc.7081.