Il febbraio 2022 sulla Regione Abruzzo è stato molto caldo durante le prime tre settimane, soprattutto nel periodo 17-21 che ha segnato dei vice-record di temperatura in alcune stazioni di montagna dell’entroterra. Nell’ultima parte del mese un cambio radicale delle condizioni, ha portato un deciso calo termico accompagnato da precipitazioni nevose a quote collinari.
In Figura 1 riportiamo le anomalie rispetto alla media climatologica 1981-2010 sull’Europa da rianalisi NCEP/NCAR (psl.noaa.gov) per il mese di febbraio 2022 di pressione al livello del mare, vento vicino alla superficie, temperatura a 2 m e precipitazione. Dalla mappa di pressione si deduce come l’Anticiclone delle Azzorre sia stato più pronunciato del solito, mentre la bassa Islandese più profonda. Questa configurazione è tipica di una pronunciata fase positiva della Oscillazione Nord Atlantica (North Atlantic Oscillation, NAO), che misura proprio la differenza di pressione tra queste due aree: un rafforzamento di questa differenza è di solito tempo stabile e asciutto sul Mediterraneo e più variabile e piovoso sull’Europa centro-occidentale, cosa che in effetti è rispecchiata dalla anomalie di precipitazione. Le correnti, molto allineate con i paralleli (“zonali”) in direzione Ovest-Est, sono state piuttosto intense al largo delle Isole Britanniche fino ai paesi baltici. Le anomalie di temperatura sono state lievemente positive su tutta Europa (+1-3°C), con anomali anche superiori a +4°C sull’Europa dell’Est.
Nelle Figura 2 – Figura 5 riportiamo le anomalie di temperatura (media, massima e minima) e precipitazione giornaliere per diverse località della Regione Abruzzo rispetto alle medie climatologiche 1991-2020 per il mese di febbraio 2022.
Il mese è stato più caldo della media e asciutto (vedi cielo terso su tutta Italia in Figura 6), tranne che per gli ultimi giorni. La terza settimana è quella che mostra le anomalie termiche maggiori, in particolare per i valori massimi e per le aree interne, con differenze fino a circa +10°C rispetto alla media di riferimento. Più caldo del solito anche sul versante costiero della regione, ma con scarti più contenuti. Interessante, sempre nella terza settimana, il confronto del dato di anomalia delle temperature minime tra stazioni di valle e di montagna, con queste ultime vicine alla media, mentre le prime caratterizzate da sensibili anomalie positive: si vedano, ad esempio, le stazioni di Castel Del Monte e L’Aquila, Montazzoli e Lanciano o Campotosto e Teramo. Questa situazione è sintomo di forti inversioni termiche a quote inferiori, dovuto alla stratificazione di aria più fredda a fondo valle con cielo sereno notturno.
L’ultima settimana è stata caratterizzata da due perturbazioni in sequenza: la prima nei giorni 21-23, che ha determinato forte vento e un primo calo termico, senza nuvole e precipitazioni, la seconda dal 25 in poi che ha determinato un ulteriore calo termico e precipitazioni, nevose a quote collinari.
Complessivamente, il mese di febbraio 2022 è stato generalmente tra 10 più caldi dal 1974, soprattutto nelle stazioni di montagna dell’entroterra: in queste, il periodo 17-21 febbraio è stato il secondo più caldo in diverse stazioni, dopo il 2014.
In Figura 7 riportiamo il dettagli di alcuni periodo particolari di anomalia termica e transizione già menzionati. Le alte temperature del periodo 17-21 febbraio sono state favorite da un anticiclone delle Azorre fortemente proteso verso Est. Il passaggio di un fronte freddo nei giorni 21-23 sul Mediterraneo ha portato a vento forte su centro-sud e isole maggiori. La neve caduta negli ultimi giorni di febbraio è stata invece portata da una saccatura in estensione dalla Russia verso il Mediterraneo.
I dati delle stazioni abruzzesi sono raccolti dall’Ufficio Idrografico e Mareografico della Regione Abruzzo ed elaborati dal CETEMPS dell’Università degli Studi dell’Aquila secondo la metodologia descritta in https://rmets.onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/joc.7081.