Aprile 2024 sulla Regione Abruzzo è stato più caldo di 1.8°C rispetto alla media di riferimento climatologico 1991-2020, e con precipitazioni più scarse del 36% rispetto alla climatologia. Il mese è stato nettamente diviso in due parti: la prima, molto calda a causa delle persistenti condizioni anticicloniche sull’Europa centro-sud e correnti di libeccio, e la seconda metà fredda a causa di una profonda saccatura sull’Europa centrale e correnti artiche, con precipitazioni a carattere nevoso fin giù ai 900-1000 m in Abruzzo. Nel complesso, il mese è risultato comunque più caldo e più secco della norma.
Analisi sinottica
In Figura 1 riportiamo le anomalie rispetto alla media climatologica 1981-2010 sull’Europa da rianalisi NCEP/NCAR (psl.noaa.gov) per il mese di aprile 2024 di geopotenziale a 500 hPa, vento vicino alla superficie, temperatura a 2 m e precipitazione. Dalla mappa di geopotenziale si può vedere come abbia dominato una configurazione “bipolare” con bassa pressione sul Mare del Nord e alta pressione sull’Europa orientale. Il flusso di aria prevalente sull’Italia è stato dunque da meridione, con correnti calde e secche. Le anomalie termiche sono state comprese tra +3°C dell’Europa centrale e -3°C della Francia sud-orientale. Le precipitazioni sono state più abbondanti sull’Europa occidentale e meno sull’Europa orientale, con l’Italia nella zona di transizione tra le due aree.
Analisi locale
In Figura 2 mostriamo le mappe di anomalia delle temperature e delle precipitazioni sulla regione Abruzzo, ricostruite con dati dell’Ufficio Idrografico e Mareografico elaborate dal CETEMPS, per il mese di aprile 2024. Le anomalie di temperatura sono state positive ovunque. La temperatura media è stata più alta del riferimento climatologico 1991-2020 di +1.8°C in media, in modo relativamente uniforme sulla regione. Le anomalie di temperatura massima sono state in media di +3.0°C, con picchi di +3.3°C nella valli appenniniche. L’anomalia delle temperature minime è stata più contenuta +0.6°C e con variazioni più marcate sul territorio, andando da +0.1°C della Marsica a +1°C del vastese. Le precipitazioni sono state più scarse in media del 36%, oscillante tra il -40/50% dell’aquilano e lo 0% della costa chietina.
Nelle Figura 3 – Figura 7 riportiamo le serie temporali di anomalie di temperatura (media, massima, minima ed escursione giornaliera) e precipitazione giornaliere per diverse località della Regione Abruzzo rispetto alle medie climatologiche 1991-2020 per il mese di aprile 2024. Si può vedere come il mese sia stato nettamente diviso in due parti: una prima metà molto calda, con anomalie termiche anche superiori a +10°C e una seconda metà con anomalie termiche negative nell’ordine di -5°C. Le precipitazioni si sono concentrate nella terza settimana, con accumuli maggior nella provincia di Chieti. L’irruzione di freddo ha determinato precipitazioni nevose anche fin giù i 900-1000 m. Complessivamente, il mese è comunque risultato più caldo e più secco della norma.
In Figura 8 riportiamo le anomalie di geopotenziale a 500 hPa nella prima e nella seconda metà di aprile. Si piò apprezzare come nella prima parte del mese abbia dominato un anticiclone sull’Europa sud-orientale, che ha favorito correnti dal Nord Africa sul Sud Europa e una vasta depressione sull’Europa centrale, che ha favorito l’arrivo di masse d’aria dall’Artico anche sul Mediterraneo. Guardando il dettaglio delle anomalie termiche della località di L’Aquila, rispettivamente nella prima e nella seconda metà di aprile, si può vedere come la prima metà sia stata eccezionalmente calda, seconda solo al 2016 per la serie 1974-2024, mentre la seconda sia stata fredda, ma in linea o meno di quanto soleva accadere prima del 2000 circa.
Previsioni stagionali
Riportiamo le valutazioni che possono essere tratte in base alle previsioni stagionali rilasciate dal servizio europeo Copernicus (https://effis.jrc.ec.europa.eu/apps/effis.longterm.forecasts/) per le prossime tre settimane in Figura 9.
Per quanto riguarda l’Italia, la settimana entrante è attesa essere con temperature in linea con la climatologia e più umida rispetto a quest’ultima al centro-sud. Nelle successive due settimane, si prospettano temperature lievemente più alte e precipitazioni più scarse della media.
I dati meteorologici delle stazioni abruzzesi sono raccolti dall’Ufficio idrologia, idrografico e mareografico dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile dell’Abruzzo ed elaborati dal CETEMPS dell’Università degli Studi dell’Aquila, secondo la metodologia illustrata in https://rmets.onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/joc.7081.