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Le condizioni atmosferiche di questi mesi sono causa degli eventi delle ultime ore. Le temperature estreme, che hanno caratterizzato questa estate, hanno portato ad un riscaldamento del mare, responsabile delle piogge intense che, combinate ai terreni inariditi dalla siccità, sono le principali cause delle alluvioni che stanno colpendo alcune aree dell’Italia. Quando le piogge sono molto intense, infatti, può accadere che il terreno troppo ‘secco’ non sia in grado di trattenere tutta l’acqua precipitata, che defluisce velocemente, trascinando detriti e provocando ingenti danni. Nonostante l’aridità, infatti, l’assorbimento da parte del terreno non è sempre lineare: dipende sia dalla sua tessitura che dal suo stato di porosità; ad esempio un terreno argilloso è in grado di infiltrare poca acqua. Inoltre, seppur le alluvioni sono fenomeni naturali, tra le cause dell’aumento della loro frequenza ci sono, senza dubbio, l’elevata antropizzazione e la diffusa impermeabilizzazione artificiale del territorio, che allo stesso modo, impediscono l’assorbimento della pioggia aumentando i quantitativi e la velocità di ruscellamento dell’acqua verso i fiumi.

Per ridurre i rischi di conseguenze derivanti dalle alluvioni esistono dei sistemi di allertamento messi a disposizione dagli enti competenti. Ne sono un esempio i Bollettini di Vigilanza emessi dal Dipartimento di Protezione Civile Nazionale: http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/bollettini_vigilanza.wp o i sistemi di allertamento locali: come ad esempio il sistema Allarmeteo (http://allarmeteo.regione.abruzzo.it/) messo a disposizione dal Centro Funzionale Abruzzo.

Un tale sistema è efficiente se basato su modelli di previsione collegati ad una rete di monitoraggio ed è fondamentale per allertare gli organi istituzionali presenti sul territorio con il maggior anticipo possibile riducendo l’esposizione delle persone agli eventi, nonché limitando i danni al territorio attraverso l’attuazione di misure di prevenzione in tempo reale. E’ proprio questo il ruolo del CETEMPS, che da oltre 15 anni si occupa di previsioni di eventi severi: la sinergia di tutte le sue linee di ricerca permette il miglioramento della conoscenza di questi fenomeni.

Nel caso di eventi alluvionali, però, la mera previsione non è sufficiente, anche perché questo non significa evitare l’evento, ma solo sapere con qualche ora di preavviso cosa è probabile che accada.

Sul sito ufficiale di Protezione Civile http://www.protezionecivile.gov.it è possibile trovare tutte le informazioni utili per il prima, durante e dopo un’alluvione. E’ importante, infatti, conoscere se la zona in cui si vive, lavora o soggiorna sia a rischio alluvione, in quanto aiuta a prevenire e ad affrontare meglio le situazioni di emergenza.

In caso di evento estremo, quindi:

  • è importante conoscere quali sono le alluvioni tipiche del territorio; se ci sono state alluvioni in passato è probabile che ci saranno anche in futuro
  • in alcuni casi è difficile stabilire con precisione dove e quando si verificheranno le alluvioni e si potrebbe non essere allertati in tempo
  • l’acqua può salire improvvisamente, anche di uno o due metri in pochi minuti
  • alcuni luoghi si allagano prima di altri:
    • in casa, le aree più pericolose sono le cantine, i piani seminterrati e i piani terra
    • all’aperto sono più a rischio i sottopassi, i tratti vicini agli argini e ai ponti, le strade con forte pendenza e in generale tutte le zone più basse rispetto al territorio circostante
  • la forza dell’acqua può danneggiare anche gli edifici e le infrastrutture (ponti, terrapieni, argini) e quelli più vulnerabili potrebbero cedere o crollare improvvisamente

La Protezione Civile, i suoi volontari e tutti gli enti preposti  hanno fatto un ottimo lavoro in questi anni su un territorio sempre messo a dura prova. Va, però, ricordato che i primi responsabili della nostra tutela siamo noi stessi, quindi è importante sapere in anticipo come comportarsi.

Durante un'allerta, prima dell’alluvione.
1Tieniti informato sulle criticità previste sul territorio e le misure adottate dal tuo Comune.
2Non dormire nei piani seminterrati ed evita di soggiornarvi.
3Proteggi con paratie o sacchetti di sabbia i locali che si trovano al piano strada e chiudi le porte di cantine, seminterrati o garage solo se non ti esponi a pericoli.
4Se ti devi spostare, valuta prima il percorso ed evita le zone allagabili.
5Valuta bene se mettere al sicuro l’automobile o altri beni: può essere pericoloso.
6Condividi quello che sai sull’allerta e sui comportamenti corretti.
7Verifica che la scuola di tuo figlio sia informata dell’allerta in corso e sia pronta ad attivare il piano di emergenza.
Durante l’Alluvione
1Non scendere in cantine, seminterrati o garage per mettere al sicuro i beni: rischi la vita.Se ti trovi in un luogo chiuso
2Non uscire assolutamente per mettere al sicuro l’automobile.
3Se ti trovi in un locale seminterrato o al piano terra, sali ai piani superiori. Evita l’ascensore: si può bloccare. Aiuta gli anziani e le persone con disabilità che si trovano nell’edificio.
4Chiudi il gas e disattiva l’impianto elettrico. Non toccare impianti e apparecchi elettrici con mani o piedi bagnati. Non bere acqua dal rubinetto: potrebbe essere contaminata.
5Limita l’uso del cellulare: tenere libere le linee facilita i soccorsi.
6Tieniti informato su come evolve la situazione e segui le indicazioni fornite dalle autorità.
1Allontanati dalla zona allagata: per la velocità con cui scorre l’acqua, anche pochi centimetri potrebbero farti cadere.Se ti trovi all’aperto
2Raggiungi rapidamente l’area vicina più elevata evitando di dirigerti verso pendii o scarpate artificiali che potrebbero franare.
3Fai attenzione a dove cammini: potrebbero esserci voragini, buche, tombini aperti ecc.
4Evita di utilizzare l’automobile. Anche pochi centimetri d’acqua potrebbero farti perdere il controllo del veicolo o causarne lo spegnimento: rischi di rimanere intrappolato.
5Evita sottopassi, argini, ponti: sostare o transitare in questi luoghi può essere molto pericoloso.
6Limita l’uso del cellulare: tenere libere le linee facilita i soccorsi.
7Tieniti informato su come evolve la situazione e segui le indicazioni fornite dalle autorità.
Dopo l'Alluvione
1Segui le indicazioni delle autorità prima di intraprendere qualsiasi azione, come rientrare in casa, spalare fango, svuotare acqua dalle cantine ecc.
2Non transitare lungo strade allagate: potrebbero esserci voragini, buche, tombini aperti o cavi elettrici tranciati. Inoltre, l’acqua potrebbe essere inquinata da carburanti o altre sostanze.
3Fai attenzione anche alle zone dove l’acqua si è ritirata: il fondo stradale potrebbe essere indebolito e cedere.
4Verifica se puoi riattivare il gas e l’impianto elettrico. Se necessario, chiedi il parere di un tecnico.
5Prima di utilizzare i sistemi di scarico, informati che le reti fognarie, le fosse biologiche e i pozzi non siano danneggiati.
6Prima di bere l’acqua dal rubinetto assicurati che ordinanze o avvisi comunali non lo vietino; non mangiare cibi che siano venuti a contatto con l’acqua dell’alluvione: potrebbero essere contaminati.

Autore dell’articolo: Annalina Lombardi.

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