Dicembre 2024 sulla Regione Abruzzo praticamente nella norma per le temperature medie rispetto al riferimento climatologico 1991-2020, e con precipitazioni più abbondanti del 7%. L’Abruzzo, al pari di gran parte della penisola, è stato soggetto a un prevalente flusso d’aria fredda e secca dell’Europa orientale, favorita da persistenti condizioni di alta pressione sul Nord Atlantico. La temperatura media più alta di appena 0.1°C rispetto alla norma risulta dalla compensazione di anomalie termiche positive di giorno (+0.5°C) e negative di notte (-0.3°C), per effetto di un cielo relativamente poco nuvoloso. La maggior parte delle precipitazioni è avvenuta nei giorni precedenti Natale, con spiccato maltempo, neve a basse quote e vento di burrasca soprattutto sul versante adriatico e in alta montagna.
Analisi sinottica
In Figura 1 riportiamo le anomalie rispetto alla media climatologica 1981-2010 sull’Europa da rianalisi NCEP/NCAR (psl.noaa.gov) per il mese di dicembre 2024 di geopotenziale a 500 hPa, di vento alla quota di 850 hPa, di temperatura a 2 m e di precipitazione. Dalla mappa di geopotenziale si può vedere come abbiano dominato una vasta area anticiclonica sul Nord Atlantico in estensione sull’Europa continentale, situazione assimilabile al regime denominato “promontorio Atlantico”. Questa configurazione ha favorito generale stabilità atmosferica sull’Europa centro-occidentale. Sul Mediterraneo sono state prevalenti correnti da Est, relativamente fredde e secche. Ne sono risultate temperature poco più basse della media sull’Europa occidentale. Le precipitazioni sono state prevalentemente nella norma, con l’eccezione del Mediterraneo meridionale, ivi incluso il sud Italia.
Analisi locale
In Figura 2 mostriamo le mappe di anomalia delle temperature e delle precipitazioni sulla regione Abruzzo, ricostruite con dati dell’Ufficio Idrografico e Mareografico elaborate dal CETEMPS, per il mese di dicembre 2024. Le anomalie di temperatura media sono state di circa +0.15°C su tutto il territorio. Ciò risultato dal contributo opposto dell’anomalia positiva di temperatura massima (+0.55°C), che si è andata a cancellare con quella negativa di temperatura minima (-0.3°C). Ad essere più discosta dalla media del periodo è stata dunque l’escursione termica giornaliera, ovvero la differenza tra temperatura massima e minima, molto probabilmente come effetto di un cielo sovente molto poco nuvoloso. Le precipitazioni sono state complessivamente più abbondanti in media del 7%, oscillante tra il -30% dell’entroterra appenninico e +80% della costa chietina.
Nelle Figura 3 – Figura 7 riportiamo le serie temporali di anomalie di temperatura (media, massima, minima ed escursione giornaliera) e precipitazione giornaliere per diverse località della Regione Abruzzo rispetto alle medie climatologiche 1991-2020 per il mese di dicembre 2024. La prima metà del mese è trascorsa con temperature nella norma e qualche precipitazione nella prima settimana. Poi, ad alcuni giorni di relativo caldo, è seguito un deciso calo termico, associato a maltempo, con precipitazioni abbondanti soprattutto sul versante costiero, neve a quote basse fino a circa 200 m e vento di burrasca da nord-est nei giorni appena precedenti il Natale. Negli ultimi giorni dell’anno, il tempo si è rasserenato e acquietato.
In Figura 8 mostriamo la classifica dei dieci anni con anomalie di escursione termica giornaliera e precipitazione più positive e più negative nel periodo 1974-2024 su tutte le stazione della regione. Il mese appena trascorso è stato il decimo con maggiore escursione termica giorno-notte della serie storica, mentre per le precipitazioni non è chiaramente tra i casi estremi. Da notare che negli ultimi due decenni sono concentrate le maggiori anomalie positive dell’escursione termica giornaliera, ad indicare mesi di dicembre in media sempre meno nuvolosi.
Previsioni stagionali
Riportiamo le valutazioni che possono essere tratte in base alle previsioni stagionali rilasciate dal servizio europeo Copernicus (https://effis.jrc.ec.europa.eu/apps/effis.longterm.forecasts/) per le prossime tre settimane in Figura 9.
Per quanto riguarda l’Italia, la settimana dopo l’attuale è attesa calda e secca, così come anche la successiva, mentre più avanti le precipitazioni dovrebbero rientrare nella norma.
I dati meteorologici delle stazioni abruzzesi sono raccolti dall’Ufficio idrologia, idrografico e mareografico dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile dell’Abruzzo ed elaborati dal CETEMPS dell’Università degli Studi dell’Aquila, secondo la metodologia illustrata in https://rmets.onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/joc.7081.