+39 0862 433012 / 433073
Fax: +39 0862433089
cetemps@strutture.univaq.it
Quando:
2 Dicembre 2016@9:30–14:00
2016-12-02T09:30:00+01:00
2016-12-02T14:00:00+01:00
Dove:
Auditorium Piervincenzo Gioia (Palazzo I. Silone)
Via Leonardo da Vinci
6, 67100 L'Aquila
Italia

crnlogo

Il progetto CapRadNet (http://cetemps.aquila.infn.it/capradnet) nasce dall’esigenza di potenziare e valorizzare i risultati di alcuni progetti già finanziati nell’ambito del Programma IPA-Adriatico, come ADRIARadNet, CAPS2 e RoofOfRock, contribuendo all’implementazione di alcune azioni della strategia UE per la macroregione Adriatico-Ionica (EUSAIR). ADRIARadNet ha sviluppato un sistema integrato composto da radar meteorologici, da sensori satellitari, da modelli numerici di previsione idrometeorologica e da una piattaforma web per interscambio dati, CAPS2 ha definito una politica di sorveglianza delle condizioni di salute e sicurezza dell’acquacoltura in Adriatico mentre RoofOfRock ha definito una piattaforma comune per l’impiego sostenibile, la protezione e la promozione della pietra calcarea lungo la costa carsificata del mare Adriatico.
Partendo da questo background, CapRadNet ha realizzato varie attività per applicazioni operative in ambiti costieri, marini, aeroportuali e metrolitani: studi di fattibilità, una nuova installazione radar, un’azione pilota di risanamento su un edificio, realizzazione di mappe di previsione da frane e un aggiornamento della piattaforma web includendo i dati oceanografici. Il progetto CapRadNet, ideato dal CETEMPS e dalla Regione Abruzzo, coordinato dal CETEMPS, è cofinanziato dal Programma di Cooperazione Transfrontaliero IPA Adriatico e vede coinvolti 7 partners e 4 associati provenienti da Italia, Albania, Croazia, Slovenia e Bosnia-Erzegovina.
Il CETEMPS e la Regione Abruzzo hanno ritenuto opportuno concludere il progetto con una conferenza tematica incentrata sulla Macroregione Adriatico-Ionica e gli orizzonti applicativi. Tale sessione si pone un duplice obiettivo: divulgare i contenuti scientifici e le finalità tecniche del progetto ad un pubblico più vasto dei soli “addetti ai lavori” e stimolare una riflessione critica e propositiva sull’importanza delle sinergie progettuali tra università, enti istituzionali e aziende di settore.

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