Febbraio 2024 sulla Regione Abruzzo è stato più caldo di 4.0°C rispetto alla media di riferimento climatologico 1991-2020, e più secco, con precipitazioni più scarse in media del 52% rispetto alla climatologia. Condizioni di prevalente alta pressione sull’Europa orientale hanno favorito un flusso d’aria caldo e umido da Sud-Est e condizioni di stabilità atmosferica, che hanno portato a giornate molto serene in generale e con frequenti foschie o nebbie sul litorale.
Analisi sinottica
In Figura 1 riportiamo le anomalie rispetto alla media climatologica 1981-2010 sull’Europa da rianalisi NCEP/NCAR (psl.noaa.gov) per il mese di febbraio 2024 di geopotenziale a 500 hPa, vento vicino alla superficie, temperatura a 2 m e precipitazione. Dalla mappa di geopotenziale si può vedere come un’area anticiclonica di alta pressione sia stata prevalente sull’Europa centrorientale, mentre sull’Europa nordoccidentale abbia prevalso la bassa pressione dal circolo polare. Il flusso di aria prevalente sull’Italia è stato dunque da Sud-Est, con correnti calde e umide. Il Centro-Ovest Europa è stata caratterizzato da anomalia termica positiva di +7-8°C rispetto alla climatologia, mentre sul Mediterraneo l’anomalia è stata di +3-4°C. Le precipitazioni sono state generalmente più abbondanti su gran parte dell’Europa occidentale, mentre nel quadrante di Sud-Est più scarse della climatologia.
Analisi locale
In Figura 2 mostriamo le mappe di anomalia delle temperature e delle precipitazioni sulla regione Abruzzo, ricostruite con dati dell’Ufficio Idrografico e Mareografico elaborate dal CETEMPS, per il mese di febbraio 2024. Le anomalie di temperatura sono state positive ovunque. La temperatura media è stata più alta del riferimento climatologico 1991-2020 di +4.0°C in media, leggermente meno sulla costa, leggermente oltre nell’entroterra. Le anomalie di temperatura massima sono state in media di +5°C, con picco di +5.8°C nell’entroterra pescarese. L’anomalia delle temperature minime è stata relativamente più contenuta con +2.8°C, leggermente più alta nel chietino e leggermente meno nell’aquilano. Le precipitazioni sono state più scarse in media del 52%, oscillante tra il -10% della fascia al confine col Lazione e il -90% sul litorale.
Nelle Figura 3 – Figura 7 riportiamo le serie temporali di anomalie di temperatura (media, massima, minima ed escursione giornaliera) e precipitazione giornaliere per diverse località della Regione Abruzzo rispetto alle medie climatologiche 1991-2020 per il mese di febbraio 2024. Si può vedere come il mese sia stato caratterizzato da anomalie termiche solamente positive (anche oltre +10°C), con l’eccezione di alcuni giorni per le temperature minime e per l’escursione termica giornaliera. La prima metà del mese è stata particolarmente calda, con cielo molto sereno nell’entroterra e foschia o nebbia frequente sul litorale, come intuibile dalle anomalie di escursione termica giornaliera, che tendono ad aumentare in assenza di copertura nuvolosa. Le precipitazioni più significative sono occorse in un 2-3 giorni distribuiti durante il mese.
In Figura 8 riportiamo il dettaglio delle località di Giulianova (TE) e Avezzano (AQ) con la cronologia dei 10 anni con eventi più estremi in positivo e in negativo di temperatura media nel periodo 1974-2024. Il dato di febbraio 2024 è il terzo o quarto più caldo degli ultimi 50 anni non solo per queste due località, ma anche per le altre in Abruzzo. Si può notare anche come gli anni con anomalie più positive sono per lo più raccolte nell’ultimo decennio.
Previsioni stagionali
Riportiamo le valutazioni che possono essere tratte in base alle previsioni stagionali rilasciate dal servizio europeo Copernicus (https://effis.jrc.ec.europa.eu/apps/effis.longterm.forecasts/) per le prossime tre settimane in Figura 9. Per quanto riguarda l’Italia, la settimana entrante è attesa essere ancora decisamente più calda della norma, con precipitazioni lievemente maggiori della norma. Le condizioni appaiono tendere al persistere del caldo nelle successive due settimane, con precipitazioni non distanti dalla climatologia.
I dati meteorologici delle stazioni abruzzesi sono raccolti dall’Ufficio idrologia, idrografico e mareografico dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile dell’Abruzzo ed elaborati dal CETEMPS dell’Università degli Studi dell’Aquila, secondo la metodologia illustrata in https://rmets.onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/joc.7081.