Gennaio 2023 sulla Regione Abruzzo è stato il settimo più piovoso degli ultimi devenni, con precipitazioni più abbondanti in media dell’80% sulla regione, in particolare sulla Marsica. Le temperature sono state lievemente più alte del riferimento climatologico 1991-2020, con temperatura in media più alta di 0.7°C.
In Figura 1 riportiamo le anomalie rispetto alla media climatologica 1981-2010 sull’Europa da rianalisi NCEP/NCAR (psl.noaa.gov) per il mese di gennaio 2023 di geopotenziale a 500 hPa, vento vicino alla superficie, temperatura a 2 m e precipitazione. Dalla mappa di geopotenziale si può apprezzare come l’Europa sia stata divisa in due da condizioni di prevalente bassa pressione sul Mediterraneo Occidentale e di alta pressione sulla Russia. Per l’Italia questo ha implicato un afflusso medio di tiepide masse d’aria dal Nord Africa che, sorvolando il Mediterraneo Orientale, sono giunte cariche di umidità sulla Pensiola, determinando anomalie di temperatura lievemente positive e precipitazioni più abbondanti della media.
In Figura 2 mostriamo le mappe di anomalia delle temperature e delle precipitazioni sulla regione Abruzzo, ricostruite con dati dell’Ufficio Idrografico e Mareografico elaborate dal CETEMPS, per il mese di gennaio 2023. Le anomalie di temperatura, generalmente più alte sul versante costiero che non nell’entroterra, si sono mantenute su livelli relativamente contenuti, generalmente tra +0,5-1°C. Molto più evidenti le anomalie di precipitazione. Nella Marsica esse sono state più abbondanti del 130% rispetto alla media, nell’alta valle dell’Aterno +80-100%, lungo la costa +70-80%. La zona con anomalia minore è stata la parte meridionale del massiccio del Gran Sasso, con anomalie intorno al +20-30%. Con un’anomalia media regionale di circa +80%, quel del 2023 si classifica come il settimo gennaio più umido della serie dal 1974. Ad onor di statistica, il più umido è stato è stato il 2017, con +94% di media regionale e con punte superiori al +200% sulla costa; un’altra differenza netta con l’anno corrente fu la temperatura, molto più fredda e con anomalie medie inferiori a -3°C.
Nelle Figura 3 – Figura 7 riportiamo le serie temporali di anomalie di temperatura (media, massima, minima ed escursione giornaliera) e precipitazione giornaliere per diverse località della Regione Abruzzo rispetto alle medie climatologiche 1991-2020 per il mese di gennaio 2023. La prima settimana del mese è stata più calda della media, con anomalie superiori a +5°C, e asciutta: è stata la prosecuzione del dicembre caldissimo di cui abbiamo parlato il mese scorso. Il periodo è stato anche caratterizzato da dense e persistenti nebbie lungo la costa e nella Marsica. Il 9 del mese è arrivata la prima perturbazione con aria sufficientemente fredda da portare nevicate a quote inferiori a 1300 m, rapidamente fuse da un susseguirsi di giorni con anomalie calde. Il giorno 15 una nuova perturbazione con masse d’aria artica hanno portato pioggia e neve a quote intorno ai 1100 m. Sono seguiti giorni con anomalie di temperatura fino a -5°C, con giorni di pioggia battente e neve a quote inferiori a 5-600 m, in particolare nei giorni 21 e 23. Il mese si è poi concluso con tempo più stabile, temperature in rialzo e ritorno di formazione di nebbia sul versante costiero della regione. La maggior parte delle precipitazioni sono quindi cadute nel corso della terza settimana del mese, contribuendo in modo decisivo alla forte anomalia umida complessiva del mese.
In Figura 8 riportiamo la serie delle anomalie di precipitazione per il mese di gennaio nelle località con l’anomalia più alta e più bassa nel 2023: Avezzano, con +90 mm e Catignano con -20 mm. Quello del 2023 per Avezzano è stato il secondo gennaio più piovoso della serie storica, dopo quello del 2021, mentre a Catignano segue una serie di 4 anni relativamente secchi in questo mese.
I dati meteorologici delle stazioni abruzzesi sono raccolti dall’Ufficio Idrografico e Mareografico della Regione Abruzzo ed elaborati dal CETEMPS dell’Università degli Studi dell’Aquila, secondo la metodologia illustrata in https://rmets.onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/joc.7081.
Questo lavoro è in parte supportato dal Programma sperimentale di interventi per l’adattamento ai cambiamenti climatici in ambito urbano del Comune dell’Aquila.