Gennaio 2025 sulla Regione Abruzzo ha avuto temperatura media più alta di 1.8°C rispetto al riferimento climatologico 1991-2020, e precipitazioni più scarse del 42%. L’Abruzzo, al pari di gran parte della penisola ad eccezione del Nord-Ovest, è stato soggetto a un prevalente flusso d’aria calda e umida da Sud, favorita da persistenti condizioni di alta pressione sull’Europa dell’Est. La maggior parte delle precipitazioni è avvenuta poco dopo metà mese, col maltempo generato dal persistere di una struttura a “goccia fredda” sul Sud Italia.
Analisi sinottica
In Figura 1 riportiamo le anomalie rispetto alla media climatologica 1981-2010 sull’Europa da rianalisi NCEP/NCAR (psl.noaa.gov) per il mese di gennaio 2025 di geopotenziale a 500 hPa, di vento alla quota di 850 hPa, di temperatura a 2 m e di precipitazione. Dalla mappa di geopotenziale si può vedere come abbiano dominato una vasta area anticiclonica sull’Europa orientale, che ha garantito generale stabilità atmosferica in quell’area. Sul Mediterraneo sono state prevalenti correnti da Sud, calde e relativamente umide. Ne sono risultate temperature più alte della media sull’Europa orientale e più basse sulla Francia. Le precipitazioni sono state più abbondanti della norma nei settori più occidentali dell’Europa, con l’inclusione del Nord-Ovest dell’Italia.
Analisi locale
In Figura 2 mostriamo le mappe di anomalia delle temperature e delle precipitazioni sulla regione Abruzzo, ricostruite con dati dell’Ufficio Idrografico e Mareografico elaborate dal CETEMPS, per il mese di gennaio 2025. Le anomalie di temperatura media sono state di circa +1.8°C su tutto il territorio, così come anche quelle di temperatura massima e minima. Le precipitazioni sono state complessivamente più scarse in media del 42%, oscillante tra il -50% delle valli appenniniche e -35% dei principali rilievi.
Nelle Figura 3 – Figura 7 riportiamo le serie temporali di anomalie di temperatura (media, massima, minima ed escursione giornaliera) e precipitazione giornaliere per diverse località della Regione Abruzzo rispetto alle medie climatologiche 1991-2020 per il mese di gennaio 2025. Il mese è stato diviso in tre parti, all’incirca corrispondenti alle tre decadi, con due periodi caldi all’inizio e alla fine, divisi da un periodo freddo. Le precipitazioni, comunque di modesta entità, sono cadute prevalentemente durante il periodo freddo, portando neve in montagna.
In Figura 8 mostriamo la classifica dei dieci anni con anomalie di temperatura media e precipitazione più positive e più negative nel periodo 1974-2025 su tutte le stazione della regione. Il mese appena trascorso è stato il sesto in termini di anomalia positiva di temperatura, mentre per le precipitazioni non è chiaramente tra i casi più estremi. Da notare che negli ultimi due decenni sono concentrate le maggiori anomalie positive di temperatura.
Previsioni stagionali
Riportiamo le valutazioni che possono essere tratte in base alle previsioni stagionali rilasciate dal servizio europeo Copernicus (https://effis.jrc.ec.europa.eu/apps/effis.longterm.forecasts/) per le prossime tre settimane in Figura 9.
Per quanto riguarda l’Italia, la settimana dopo l’attuale è attesa calda e umida, così come la successiva, mentre più avanti le precipitazioni dovrebbero rientrare nella norma.
I dati meteorologici delle stazioni abruzzesi sono raccolti dall’Ufficio idrologia, idrografico e mareografico dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile dell’Abruzzo ed elaborati dal CETEMPS dell’Università degli Studi dell’Aquila, secondo la metodologia illustrata in https://rmets.onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/joc.7081.