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Giugno 2024 sulla Regione Abruzzo è stato più caldo di 1.9°C rispetto alla media di riferimento climatologico 1991-2020, e con precipitazioni più scarse del 39% rispetto alla climatologia. Le correnti calde da Sud-Ovest, favorite da condizioni anticicloniche sulla Turchia, hanno innescato tre ondate di calore durante il mese, interrotte da incursioni di aria più fredda dal Nord Atlantico. I periodi di caldo intenso, spesso associati ad incursioni di sabbia Sahariana, si sono quindi alternati con periodi caratterizzati da rovesci e temporali pomeridiani, episodicamente anche intensi.

Analisi sinottica

In Figura 1 riportiamo le anomalie rispetto alla media climatologica 1981-2010 sull’Europa da rianalisi NCEP/NCAR (psl.noaa.gov) per il mese di giugno 2024 di geopotenziale a 500 hPa, vento vicino alla superficie, temperatura a 2 m e precipitazione. Dalla mappa di geopotenziale si può vedere come abbia dominato una vasta area ciclonica centrata sull’Islanda, contrapposta a una anticiclonica centrata sulla Turchia. Questa configurazione ha favorito afflusso d’aria prevalentemente da Sud e Sud-Ovest sul Mediterraneo, mantenendo le temperature a valori più alti della media nella metà orientale dell’Europa, e più bassi nell’area alpina e della Francia centro-meridionale. Le masse d’aria calda sono state sovente accompagnate da un consistente carico di polveri desertiche provenienti dal Sahara, che hanno spesso reso il cielo opaco e giallastro, come anche riportato dalle misure da terra effettuate dal CETEMPS. I forti contrasti termici hanno favorito frequente instabilità, associata a precipitazioni più abbondanti della norma su gran parte dell’Europa e meno abbondanti nel quadrante sud-orientale. L’Abruzzo si è trovato nella linea di transizione tra questi due regimi.

Figura 1. Anomalie rispetto alla media climatologica 1981-2010 sull’Europa da rianalisi NCEP/NCAR (psl.noaa.gov) per il mese di giugno 2024 di (a) geopotenziale a 500 hPa, (b) vettore vento in superficie, (c) temperatura a 2 m, (d) precipitazione.

Analisi locale

In Figura 2 mostriamo le mappe di anomalia delle temperature e delle precipitazioni sulla regione Abruzzo, ricostruite con dati dell’Ufficio Idrografico e Mareografico elaborate dal CETEMPS, per il mese di giugno 2024. Le anomalie di temperatura sono state tutte positive. La temperatura media è stata più alta del riferimento climatologico 1991-2020 di +1.9°C in media, con anomalie pressoché omogenee sulla regione. Le anomalie di temperatura massima sono state in media di +2.5°C, lievemente più pronunciate sulle aree appenniniche. L’anomalia delle temperature minime è stata più contenuta con +1.2°C. Le precipitazioni sono state più scarse in media del 39%, oscillante tra il -10 del versante orientale del Gran Sasso al -50% dell’Appennino centrale.

Figura 2. Anomalie rispetto alla media climatologica 1991-2020 sull’Abruzzo da centraline meteo regionali per il mese di giugno 2024 di (a) temperatura media, (b) temperatura massima, (c) temperatura minima, (d) precipitazione.

Nelle Figura 3 – Figura 7 riportiamo le serie temporali di anomalie di temperatura (media, massima, minima ed escursione giornaliera) e precipitazione giornaliere per diverse località della Regione Abruzzo rispetto alle medie climatologiche 1991-2020 per il mese di giugno 2024. Si può vedere come il mese sia stato attraversato da tre ondate di calore con anomalie positive e crescenti per 4-5 giorni consecutivi, con valori più pronunciati nelle aree appenniniche. Le ondate di calore sono state interrotte da bruschi cali di temperatura associati all’arrivo di correnti fredde in quota, che hanno innescato anche frequenti temporali e rovesci. Quelli dell’ultima settimana del mese sono stati particolarmente intensi lungo la fascia costiera.

Figura 3. Anomalie della temperatura media giornaliera in diverse località della Regione Abruzzo rispetto alle medie climatologiche 1991-2020 per il mese di giugno 2024.

Figura 4. Anomalie della temperatura massima giornaliera in diverse località della Regione Abruzzo rispetto alle medie climatologiche 1991-2020 per il mese di giugno 2024.

Figura 5. Anomalie della temperatura minima giornaliera in diverse località della Regione Abruzzo rispetto alle medie climatologiche 1991-2020 per il mese di giugno 2024.

Figura 6. Anomalie dell’escursione termica giornaliera in diverse località della Regione Abruzzo rispetto alle medie climatologiche 1991-2020 per il mese di giugno 2024.

Figura 7. Anomalie della precipitazione cumulata giornaliera in diverse località della Regione Abruzzo rispetto alle medie climatologiche 1991-2020 per il mese di giugno 2024.

In Figura 8 mostriamo la classifica dei dieci anni con anomalie più positive e più negative nel periodo 1974-2024 mediati su tutte le stazioni abruzzesi. In termini di temperatura media, il giugno del 2024 è stato il sesto più caldo della serie: da notare come gli anni più caldi siano concentrati dopo il 2000, mentre quelli più freddi nel periodo precedente. Per le precipitazioni, il giugno 2024 non è stato tra i dieci più secchi della serie, attestandosi alle anomalie secche estreme degli anni ’90.

Figura 8. Classifica dei dieci anni con condizioni più estreme in giugno nel periodo 1974-2024 in Abruzzo per (a) la temperatura media e (b) la precipitazione mensile. In rosso i dieci anni più caldi o più secchi, in blu i dieci più freddi o più umidi.

Previsioni stagionali

Riportiamo le valutazioni che possono essere tratte in base alle previsioni stagionali rilasciate dal servizio europeo Copernicus (https://effis.jrc.ec.europa.eu/apps/effis.longterm.forecasts/) per le prossime tre settimane in Figura 8.
Per quanto riguarda l’Italia, la settimana appena iniziata è attesa più fresca e piovosa della norma, complice l’arrivo di masse d’aria da nord, mentre successivamente le temperature dovrebbero tornare a livelli più alti della norma, mentre le precipitazioni lievemente più scarse.

Figura 9. Previsioni stagionali delle anomalie settimanali di temperatura e precipitazione sull’Europa da servizio Copernicus (https://effis.jrc.ec.europa.eu/apps/effis.longterm.forecasts/).

I dati meteorologici delle stazioni abruzzesi sono raccolti dall’Ufficio idrologia, idrografico e mareografico dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile dell’Abruzzo ed elaborati dal CETEMPS dell’Università degli Studi dell’Aquila, secondo la metodologia illustrata in https://rmets.onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/joc.7081.

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