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L’uragano Irma, che ha portato morte (da una stima ancora provvisoria si parla di 45 vittime) e distruzione a Cuba e altre isole dei Caraibi, Florida e Georgia nei primi giorni di Settembre 2017, ha raggiunto categoria 5 (la più alta nella scala Saffir-Simpson) ed è stato ora declassato a tempesta tropicale dal Centro Nazionale per gli Uragani (National Hurricane Center) degli Stati Uniti.

Una cosa è certa, mai più un uragano in futuro prenderà questo nome, così come è successo con Katrina o Wilma nel 2005 o a Sandy nel 2012. Ma gli uragani non hanno soltanto nomi femminili, almeno non fino al 1978, anno in cui, a rotazione, sono stati aggiunti anche nomi maschili. A dirla tutta, i nomi degli uragani sono decisi ancor prima della loro nascita! Proviamo a spiegare con parole semplici cosa è un uragano e come si forma e come vengono assegnati loro dei nomi facili da ricordare.

L’uragano è una perturbazione (ciclone) tropicale, ovvero una struttura di bassa pressione che si forma nell’emisfero Nord dell’Oceano Atlantico solitamente in estate o autunno, caratterizzata da venti di eccezionale intensità. Quando questi venti superano i 119 km/h circa, i cicloni tropicali prendono il nome di uragani e vengono classificati in base ad una scala empirica dei danni che possono essere da essi provocati, messa a punto nel 1969 dai due scienziati statunitensi Herbert Saffir e Robert Simpson. Essa si articola in cinque categorie in base alla velocità del vento.

Per quanto riguarda i nomi, essi vengono decisi ogni anno dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale (World Meteorological Organization), la quale ha stilato sei liste di nomi propri, una per ogni lettera dell’alfabeto (escluse le lettere Q, U, X, Y, Z) usate a rotazione anno dopo anno, così che la stessa lista venga riproposta ogni 6 anni. Nel caso dovesse rendersi necessario nello stesso anno l’utilizzo di più nomi di quelli contenuti nella lista, si ricomincia daccapo per poi passare alla lista successiva all’inizio del nuovo anno. Infine, i nomi assegnati a uragani particolarmente catastrofici, vengono eliminati dalla lista e sostituiti. Siete curiosi di sapere come si chiamerà il prossimo uragano? Per scoprirlo potete cliccare qui!

Autore dell’articolo: Ida Maiello.

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