Luglio 2024 sulla Regione Abruzzo è stato più caldo di 2.8°C rispetto alla media di riferimento climatologico 1991-2020, e con precipitazioni più scarse del 37% rispetto alla climatologia. Le correnti calde da Sud-Ovest, favorite da condizioni anticicloniche legate a sistemi in estensione dal Nord Africa, hanno determinato praticamente un’unica lunga ondata di calore durata quasi l’intero mese, interrotta in due brevi periodi da incursioni di aria più fredda dal Nord Atlantico, a cui sono corrisposte le uniche precipitazioni del mese, con rovesci e temporali, episodicamente anche intensi.
Il mese è stato il secondo luglio più caldo della serie dal 1974: il famigerato 2003 è ormai relegato al settimo posto della classifica.
Analisi sinottica
In Figura 1 riportiamo le anomalie rispetto alla media climatologica 1981-2010 sull’Europa da rianalisi NCEP/NCAR (psl.noaa.gov) per il mese di luglio 2024 di geopotenziale a 500 hPa, vento vicino alla superficie, temperatura a 2 m e precipitazione. Dalla mappa di geopotenziale si può vedere come abbia dominato una vasta area ciclonica sul Nord Atlantico, contrapposta a una anticiclonica centrata sull’Europa dell’Est. Questa configurazione ha favorito forte stabilità atmosferica e afflusso d’aria prevalentemente da Sud e Sud-Ovest sul Mediterraneo, mantenendo le temperature a valori più alti della media nella porzione sud-orientale dell’Europa, e più bassi nell’area nord-occidentale. Le masse d’aria calda sono state sovente accompagnate da un consistente carico di polveri desertiche provenienti dal Sahara, che hanno sovente reso il cielo opaco. I forti contrasti termici nella zona di transizione tra le due strutture hanno favorito l’instabilità, associata a precipitazioni più abbondanti della norma su gran parte dell’Europa centrale e meno abbondanti nel quadrante orientale. L’Abruzzo si è trovato nella zona tendenzialmente più calda e secca di questo quadro.
Analisi locale
In Figura 2 mostriamo le mappe di anomalia delle temperature e delle precipitazioni sulla regione Abruzzo, ricostruite con dati dell’Ufficio Idrografico e Mareografico elaborate dal CETEMPS, per il mese di luglio 2024. Le anomalie di temperatura sono state tutte positive. La temperatura media è stata più alta del riferimento climatologico 1991-2020 di +2.8°C in media, con anomalie pressoché omogenee sulla regione. Le anomalie di temperatura massima sono state in media di +3.3°C, lievemente più pronunciate sulle aree appenniniche. L’anomalia delle temperature minime è stata più contenuta con +2.3°C. Le precipitazioni sono state più scarse in media del 37%, oscillante tra il -10% della fascia al confine col Lazione al -60% della costa nord teramana.
Nelle Figura 3 – Figura 7 riportiamo le serie temporali di anomalie di temperatura (media, massima, minima ed escursione giornaliera) e precipitazione giornaliere per diverse località della Regione Abruzzo rispetto alle medie climatologiche 1991-2020 per il mese di luglio 2024. Si può vedere come il mese sia stato quasi interamente caratterizzato da anomalie positive di temperatura, con valori lievemente più pronunciati in alcune aree appenniniche. La lunga ondata di calore è stata interrotte da bruschi cali di temperatura associati all’arrivo di correnti fredde in quota, che hanno innescato anche frequenti temporali e rovesci, durante la prima e l’ultima settimana del mese.
In Figura 8 mostriamo la classifica dei dieci anni con anomalie più positive e più negative nel periodo 1974-2024 mediati su tutte le stazioni abruzzesi. In termini di temperatura media, il luglio del 2024 è stato il secondo più caldo della serie (+2.78°C), secondo solo al 2015 (+2.86°C). Da notare come gli anni più caldi siano concentrati dopo il 2000, mentre quelli più freddi nel periodo precedente. Il famigerato 2003 (+1.86°C) è ormai relegato al settimo posto della classifica. Per le precipitazioni, il luglio 2024 non è stato tra i dieci più secchi della serie, attestandosi alle anomalie secche estreme degli anni ’90.
Previsioni stagionali
Riportiamo le valutazioni che possono essere tratte in base alle previsioni stagionali rilasciate dal servizio europeo Copernicus (https://effis.jrc.ec.europa.eu/apps/effis.longterm.forecasts/) per le prossime tre settimane in Figura 9.
Per quanto riguarda l’Italia, la settimana appena iniziata è attesa particolarmente calda e secca, successivamente le temperature dovrebbero restare alte, ma con anomalie più contenute, mentre le precipitazioni saranno nella norma.
I dati meteorologici delle stazioni abruzzesi sono raccolti dall’Ufficio idrologia, idrografico e mareografico dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile dell’Abruzzo ed elaborati dal CETEMPS dell’Università degli Studi dell’Aquila, secondo la metodologia illustrata in https://rmets.onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/joc.7081.