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Luglio 2023 sulla Regione Abruzzo è stato più caldo di circa 2.5°C rispetto alla media di riferimento climatologico 1991-2020, e più secco, con precipitazioni più scarse del 55% rispetto alla climatologia.
Condizioni fortemente anticicloniche sul Nord Africa hanno favorito flusso d’aria caldo e secco da Sud-Ovest, con precipitazioni scarse e concentrate in pochi e a volte violenti episodi temporaleschi, soprattutto al Nord-Est dell’Italia. In alcune località dell’entroterra il caldo, associato all’ondata di calore della parte centrale del mese, ha determinato temperature da record, battendo i primati del 2003, 2007, 2012 e 2015. Altrove il mese è stato comunque tra il secondo e il quinto più caldo della serie storica.

Analisi sinottica

In Figura 1 riportiamo le anomalie rispetto alla media climatologica 1981-2010 sull’Europa da rianalisi NCEP/NCAR (psl.noaa.gov) per il mese di luglio 2023 di geopotenziale a 500 hPa, vento vicino alla superficie, temperatura a 2 m e precipitazione. Dalla mappa di geopotenziale si può vedere come la circolazione d’aria sull’Europa sia stata controllata da una struttura bipolare, con un Anticiclone Africano a Sud, contrapposto a una vasta depressione a Nord. Il flusso d’aria generatosi ha favorito l’arrivo di masse d’aria calde e secche, spesso cariche di polveri desertiche, sul Mediterraneo. Quando, episodicamente, c’è stato il mescolamento con masse d’aria fresco-umide da Nord-Ovest soprattutto sul Nord Italia, si sono generati condizioni instabili che hanno innescato precipitazioni a carattere temporalesco, anche con grandinate molto violente al Nord-Est.

Figura 1. Anomalie rispetto alla media climatologica 1981-2010 sull’Europa da rianalisi NCEP/NCAR (psl.noaa.gov) per il mese di luglio 2023 di (a) geopotenziale a 500 hPa, (b) vettore vento in superficie, (c) temperatura a 2 m, (d) precipitazione.

Analisi locale

In Figura 2 mostriamo le mappe di anomalia delle temperature e delle precipitazioni sulla regione Abruzzo, ricostruite con dati dell’Ufficio Idrografico e Mareografico elaborate dal CETEMPS, per il mese di luglio 2023. Le anomalie di temperatura media sono state relativamente omogenee e intorno a +2.5°C su tutta la regione. La distribuzione spaziale delle anomalie di temperatura massima mostra dei picchi oltre i +3°C nell’entroterra pescarese, sui Monti della Laga e in Valle Peligna. Le temperature minime ovunque più alte di circa +2.1°C. Le precipitazioni sono state più scarse del 55%, leggermente più abbondanti nel teramano per effetto di alcuni temporali occorsi all’inizio del mese.

Figura 2. Anomalie rispetto alla media climatologica 1991-2020 sull’Abruzzo da centraline meteo regionali per il mese di luglio 2023 di (a) temperatura media, (b) temperatura massima, (c) temperatura minima, (d) precipitazione.

Nelle Figura 3 – Figura 7 riportiamo le serie temporali di anomalie di temperatura (media, massima, minima ed escursione giornaliera) e precipitazione giornaliere per diverse località della Regione Abruzzo rispetto alle medie climatologiche 1991-2020 per il mese di luglio 2023. Per le temperature si distinguono la seconda e terza settimana, unite da un’ondata di calore prolungata, con anomalie comprese tra +5 e +10°C. La prima e l’ultima parte del mese sono state invece più fresche e umide, con episodi temporaleschi anche a associati a grandinate.

Figura 3. Anomalie della temperatura media giornaliera in diverse località della Regione Abruzzo rispetto alle medie climatologiche 1991-2020 per il mese di luglio 2023.

Figura 4. Anomalie della temperatura massima giornaliera in diverse località della Regione Abruzzo rispetto alle medie climatologiche 1991-2020 per il mese di luglio 2023.

Figura 5. Anomalie della temperatura minima giornaliera in diverse località della Regione Abruzzo rispetto alle medie climatologiche 1991-2020 per il mese di luglio 2023.

Figura 6. Anomalie dell’escursione termica giornaliera in diverse località della Regione Abruzzo rispetto alle medie climatologiche 1991-2020 per il mese di luglio 2023.

Figura 7. Anomalie della precipitazione cumulata giornaliera in diverse località della Regione Abruzzo rispetto alle medie climatologiche 1991-2020 per il mese di luglio 2023.

Classifiche e record

In Figura 8 riportiamo la classifica delle dieci anomalie più calde e più fredde di temperatura media mensile per il mese di luglio nel periodo 1974-2023 a Pescocostanzo ed Alanno. Nella prima località, luglio è stato da record assoluto con +3°C di anomalia rispetto al periodo 1991-2020 e battendo il precedente record del 2015. Altre località da record sono state: Campotosto, Goriano Sicoli, Sulmona, Barisciano e Montazzoli. La seconda località, è stata scelta per essere stata quella con il luglio relativamente meno alto in classifica, ovvero quinto dopo le ondate di calore del 2003, 2007, 2012 e 2015. Tutte le altre località hanno avuto un luglio compreso tra il secondo e il quarto più caldo della serie storica.

Figura 8. Classifica storica delle anomalie di temperatura media mensile di luglio a (a) Pescocostanzo e (b) Alanno, rispetto alla media 1991-2020. Sono mostrati i primi 10 anni più freddi (blu) e i primi dieci più caldi (rosso).

Previsioni stagionali

Riportiamo le valutazioni che possono essere tratte in base alle previsioni stagionali rilasciate dal servizio europeo Copernicus (https://effis.jrc.ec.europa.eu/apps/effis.longterm.forecasts/) per le prossime tre settimane in Figura 9.

Per quanto riguarda l’Italia, le prossima settimana si profila più fresca del solito anche se non piovosa, mentre le successive due saranno calde e secche, con condizioni potenzialmente di nuovo torride intorno a Ferragosto.

Figura 9. Previsioni stagionali delle anomalie settimanali di temperatura e precipitazione sull’Europa da servizio Copernicus (https://effis.jrc.ec.europa.eu/apps/effis.longterm.forecasts/).

I dati meteorologici delle stazioni abruzzesi sono raccolti dall’Ufficio Idrografico e Mareografico della Regione Abruzzo ed elaborati dal CETEMPS dell’Università degli Studi dell’Aquila, secondo la metodologia illustrata in https://rmets.onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/joc.7081.

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