Marzo 2023 sulla Regione Abruzzo è stato più caldo di 1.6°C rispetto alla media di riferimento climatologico 1991-2020, e lievemente più secco, con precipitazioni più scarse del 12% rispetto alla climatologia. Le condizioni prevalentemente anticicloniche sul Mediterraneo Occidentale hanno favorito tempo prevalentemente stabile, in particolare durante la seconda settimana del mese, con record positivi di temperature sul versante costiero della regione.
In Figura 1 riportiamo le anomalie rispetto alla media climatologica 1981-2010 sull’Europa da rianalisi NCEP/NCAR (psl.noaa.gov) per il mese di marzo 2023 di geopotenziale a 500 hPa, vento vicino alla superficie, temperatura a 2 m e precipitazione. Dalla mappa di geopotenziale si deduce che l’Europa sia stata divisa in due in senso meridionale, con prevalente alta pressione a Sud e bassa pressione al Nord. Il flusso d’aria generatosi ha favorito l’apporto di masse d’aria dalla fascia meridionale dell’Atlantico, con conseguente apporto di umidità associato a temperature miti. Le anomalie di temperature, seppur contenute sotto i 2-3°C, sono state infatti positive su tutta Europa. Le precipitazioni più abbondanti del solito a Nord e più scarse al Sud.
In Figura 2 mostriamo le mappe di anomalia delle temperature e delle precipitazioni sulla regione Abruzzo, ricostruite con dati dell’Ufficio Idrografico e Mareografico elaborate dal CETEMPS, per il mese di marzo 2023. Le anomalie di temperatura media, relativamente omogenee sulla regione, sono state comprese tra +1.5-1.8°C. Le massime sono state più alte del solito ovunque, con punte di oltre +2.5°C nell’entroterra chietino e al confine col Lazio. Le minime sono state anche più alte del solito, con anomalie più contenute e fino a +1°C nella Val Pescara e a Roccaraso. Le precipitazioni sono state generalmente più scarse nell’entroterra appenninico (-30/40%) e più abbondanti sul versante costiero meridionale (+30%).
Nelle Figura 3 – Figura 7 riportiamo le serie temporali di anomalie di temperatura (media, massima, minima ed escursione giornaliera) e precipitazione giornaliere per diverse località della Regione Abruzzo rispetto alle medie climatologiche 1991-2020 per il mese di marzo 2023. Dopo i primi giorni del mese relativamente freddi, c’è stato un periodo di 5-6 giorni particolarmente caldo, soprattutto sul versante costiero della regione. La ventilazione da Ovest, impattante con angolo approssimativamente perpendicolare la catena appenninica, ha probabilmente innescato la favonizzazione continua delle masse d’aria al passaggio sulle montagne, che ricadevano più calde e secche sul versante orientale. Terminato quel periodo, è seguita una fase più instabile con precipitazioni soprattutto sul versante costiero. L’ultima decade del mese è stata anche piuttosto calda, anche se meno rispetto alla prima.
In Figura 8 riportiamo la serie delle anomalie di temperatura media per il periodo 6-11 marzo a Pescara e Alanno (PE): l’anomalia calda è stata da record assoluto a Pescara, mentre è stato secondo solo al 2019 ad Alanno. In tutta la Val Pescara e sul versante costiero in generale, si sono avuti gli stessi primati.
I dati meteorologici delle stazioni abruzzesi sono raccolti dall’Ufficio Idrografico e Mareografico della Regione Abruzzo ed elaborati dal CETEMPS dell’Università degli Studi dell’Aquila, secondo la metodologia illustrata in https://rmets.onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/joc.7081.
Questo lavoro è in parte supportato dal Programma sperimentale di interventi per l’adattamento ai cambiamenti climatici in ambito urbano del Comune dell’Aquila.