Marzo 2024 sulla Regione Abruzzo è stato più caldo di 2.4°C rispetto alla media di riferimento climatologico 1991-2020, e con precipitazioni nella norma (-3% rispetto alla climatologia). Condizioni di prevalente bassa pressione sull’Atlantico hanno favorito un flusso d’aria caldo e umido da Sud-Ovest con frequenti venti di libeccio, associati a venti caldi e a raffiche (“garbino”) di discesa sul versante adriatico e incursioni di sabbia sahariana.
Analisi sinottica
In Figura 1 riportiamo le anomalie rispetto alla media climatologica 1981-2010 sull’Europa da rianalisi NCEP/NCAR (psl.noaa.gov) per il mese di marzo 2024 di geopotenziale a 500 hPa, vento vicino alla superficie, temperatura a 2 m e precipitazione. Dalla mappa di geopotenziale si può vedere come abbia dominato una configurazione “bipolare” con bassa pressione sull’Atlantico e alta pressione sull’Europa nordorientale. Il flusso di aria prevalente sull’Italia è stato dunque da Sud-Ovest, con correnti calde e umide, che si sono andate spesso a impattare contro le Alpi Occidentali, provocando precipitazioni abbondanti, e a favonizzarsi scavalcando l’Appennino, provocando i venti di garbino sul versante adriatico. L’Europa centrale è stata caratterizzato da anomalia termica positiva di +4°C rispetto alla climatologia, mentre sul Mediterraneo l’anomalia è stata di +2°C circa. Le precipitazioni sono state generalmente più abbondanti sull’Europa sudoccidentale, nella norma altrove.
Analisi locale
In Figura 2 mostriamo le mappe di anomalia delle temperature e delle precipitazioni sulla regione Abruzzo, ricostruite con dati dell’Ufficio Idrografico e Mareografico elaborate dal CETEMPS, per il mese di marzo 2024. Le anomalie di temperatura sono state positive ovunque. La temperatura media è stata più alta del riferimento climatologico 1991-2020 di +2.4°C in media, leggermente più nell’entroterra adriatico, leggermente meno nell’area del Gran Sasso. Le anomalie di temperatura massima sono state in media di +2.7°C, con picco di +3.2°C nel chietino. L’anomalia delle temperature minime è stata più omogenea sul territorio con +2.1°C. Le precipitazioni sono state più scarse in media del 3%, oscillante tra il -30% del vastese e il +20% della Marsica.
Nelle Figura 3 – Figura 7 riportiamo le serie temporali di anomalie di temperatura (media, massima, minima ed escursione giornaliera) e precipitazione giornaliere per diverse località della Regione Abruzzo rispetto alle medie climatologiche 1991-2020 per il mese di marzo 2024. Si può vedere come il mese sia stato caratterizzato da anomalie termiche quasi sempre positive, anche oltre +10°C, negli ultimi giorni del mese, quando sono arrivate anche abbondanti masse d’aria cariche di polvere desertica da Sud. Le precipitazioni più significative sono occorse nella prima e nella terza settimana, con episodi di grandine di notevole entità in alcune località adriatiche nel giorno 6 marzo, con problemi anche alla viabilità.
In Figura 8 riportiamo il dettaglio delle località di Chieti (CH) e Campotosto (AQ), rispettivamente quelle con anomalia maggiore e minore quest’anno, con la cronologia dell’anomalia di temperatura media a marzo nel periodo 1974-2024. Il dato di marzo 2024 è tra i più caldi per Chieti. Per entrambe le località, si può notare anche come gli anni recenti tendano ad affollarsi le anomalie più positive in questa serie cinquantennale.
Previsioni stagionali
Riportiamo le valutazioni che possono essere tratte in base alle previsioni stagionali rilasciate dal servizio europeo Copernicus (https://effis.jrc.ec.europa.eu/apps/effis.longterm.forecasts/) per le prossime tre settimane in Figura 9.
Per quanto riguarda l’Italia, la settimana entrante è attesa essere ancora decisamente più calda della norma, con precipitazioni lievemente maggiori della norma al Nord. Le condizioni appaiono tendere al persistere del caldo, anche se in modo meno intenso, nelle successive due settimane, con precipitazioni non distanti dalla climatologia.
I dati meteorologici delle stazioni abruzzesi sono raccolti dall’Ufficio idrologia, idrografico e mareografico dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile dell’Abruzzo ed elaborati dal CETEMPS dell’Università degli Studi dell’Aquila, secondo la metodologia illustrata in https://rmets.onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/joc.7081.