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Sulla Gazzetta Ufficiale del 20-1-2021, Serie generale n. 15, è stato pubblicato il DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA del 15 ottobre 2020 , n. 186 avente titolo: “Regolamento concernente l’organizzazione dell’Agenzia nazionale per la meteorologia e climatologia denominata «ItaliaMeteo» e misure volte ad agevolare il coordinamento della gestione della materia meteorologia e climatologia.”

Il DPR 186/2021 sancisce, quindi, in modo ufficiale la nascita dell’Agenzia nazionale ItaliaMeteo. La strada per arrivare a ItaliaMeteo è stata lunga, un po’ come la storia dell’unità d’Italia: dal 1925 con Regio Decreto n. 1431 circa l’istituzione di un “Ufficio Presagi” alla dipendenza del Commissariato per l’Aeronautica italiana al 1998 con la Legge n. 112 sul Sistema Meteorologico Nazionale Distribuito (SMND) fino al 2017 con la Legge di Bilancio 2018 (AC N.4768/XVII, pubblicata in data 04/12/2017), Articolo 1, commi 314-324 sul “Rafforzamento e razionalizzazione dell’azione nazionale nei settori della meteorologia e della climatologia” con la costituzione del Comitato di indirizzo ItaliaMeteo (con 13 esperti delegati), previsto nel decreto successivo. Un contributo del 2008 sulla rivista Bulletin of the American Meteorological Society (BAMS), con autori G. Visconti e F.S. Marzano, ricostruiva a quella data le alterne vicende della meteorologia in Italia, aggiornandone lo scenario e auspicandone l’evoluzione.

Afferma l’attuale direttore del CETEMPS, prof. Frank S. Marzano: “L’esigenza di dotare il nostro paese di un Servizio meteorologico e climatologico nazionale civile, paragonabile per funzioni istituzionali, compiti e attività a quello degli altri paesi europei avanzati, è esigenza sentita da molti anni. Nel corso degli anni, per lo svolgimento di alcuni compiti, al Servizio meteorologico dell’Aeronautica militare, che garantisce da sempre le funzioni di assistenza al volo e dispone di risorse limitate rispetto a quelle complessive e necessarie a un servizio meteorologico moderno, si sono progressivamente aggiunti i Servizi meteorologici regionali, molti dei quali inclusi nelle strutture regionali ARPA. Inoltre, alcune funzioni con caratteristiche di servizio sono state sviluppate da enti di ricerca o agenzie nazionali, come ISPRA. Questa distribuzione non coordinata di competenze, per quanto abbia rappresentato anche una ricchezza, era diventata da anni un limite per il ruolo potenziale che il sistema paese Italia avrebbe potuto svolgere nella meteorologia e climatologia a scala internazionale”.

L’istituzione dell’agenzia nazionale ItaliaMeteo rappresenta indubbiamente un’opportunità preziosa e indifferibile per mettere a sistema, valorizzare, condividere e coordinare tutte le attività di meteorologia e climatologia operative in essere e da completare o sviluppare tempestivamente, in un’ottica e con le finalità di un servizio pubblico rivolto a tutti. Le reti di monitoraggio meteo climatico (in situ e di telerilevamento), i sistemi e i modelli di previsione meteorologica (dal nowcasting alle previsioni a breve e medio termine, alle previsioni stagionali) trarranno sicuramente un beneficio significativo dalla costituzione dell’Agenzia ItaliaMeteo. Un forte impulso sarà a beneficio anche all’attività di ricerca sulla meteorologia e sulla climatologia. La scommessa sarà quella di valorizzare le figure professionali e le strutture esistenti costruendo un percorso che veda il nostro paese sempre più un punto di riferimento organizzato e coordinato all’interno del sistema europeo.

Come si legge nel DPR n. 186/2021 (Allegato 1 all’articolo 2, comma 2), il Centro di Eccellenza CETEMPS è elencato ufficialmente tra gli Enti Meteo insieme a varie istituzioni, enti regionali, enti di ricerca e fondazioni. Commenta il direttore del CETEMPS, prof. Marzano: “Un bel risultato, sia quello di ItaliaMeteo che corona un processo di “civilizzazione” della meteorologia istituzionale italiana, dal 1925 ad oggi delegata all’Aeronautica militare, che quello di CETEMPS che durante i suoi venti anni ha contribuito non poco a questo processo in varie forme ottenendo questo importante riconoscimento. Dal 2018 l’istituzione della Laurea Magistrale in Atmospheric Science and Technology erogata in lingua inglese e frequentata da studenti italiani e non, pone il CETEMPS, l’ateneo aquilano e la Sapienza come riferimenti nazionali e internazionali anche per la formazione dei futuri scienziati e professionisti delle scienze atmosferiche. Potremmo chiosare: c’eravamo anche noi … e ci siamo ancora!  Gutta cavat lapidem.

Congratulazioni, ItaliaMeteo! Complimenti, CETEMPS!

Autore dell’articolo: Frank S. Marzano

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