Novembre 2023 sulla Regione Abruzzo è stato più caldo di 1.3°C rispetto alla media di riferimento climatologico 1991-2020, e lievemente più umido, con precipitazioni più abbondanti in media dell’11% rispetto alla climatologia, con punta di oltre +120% tra Pescara e Ortona, dove però quasi tutta la pioggia è stata scaricata in un solo giorno, con impatti importanti al suolo.
Un persistente sistema di bassa pressione sull’Europa centrale, in estensione verso il Mediterraneo, ha fatto sì che il flusso d’aria sia stato in prevalenza dai quadranti sud-occidentali, favorendo il frequente arrivo di masse d’aria calda e umida, che si è andata spesso a favonizzare (libeccio o garbino) con episodi frequenti di vento forte e caldo soprattutto sul versante Adriatico.
Analisi sinottica
In Figura 1 riportiamo le anomalie rispetto alla media climatologica 1981-2010 sull’Europa da rianalisi NCEP/NCAR (psl.noaa.gov) per il mese di novembre 2023 di geopotenziale a 500 hPa, vento vicino alla superficie, temperatura a 2 m e precipitazione. Dalla mappa di geopotenziale si può vedere come una vasta area ciclonica di bassa pressione sia stata prevalente sull’Europa centro-orientale, favorendo così un flusso di aria da Nord-Ovest sull’Europa Occidentale. Sul Mediterraneo, la ventilazione in superficie è stata sovente da Sud-Ovest (libeccio o garbino) che, nello scavalcare l’Appennino è andata a perdere umidità e a rediscendere in raffiche calde e secche sul versante Adriatico. Il Sud Europa è stata caratterizzato da anomalia termica positiva di circa +2°C rispetto alla climatologia, mentre sul Nord Europa hanno prevalso anomalie negativi di -2°C, con punti di oltre -4°C in Scandinavia. Le precipitazioni sono state più abbondanti su gran parte dell’Europa, con l’eccezione del Mediterraneo Sud-Occidentale e delle regioni polari.
Analisi locale
In Figura 2 mostriamo le mappe di anomalia delle temperature e delle precipitazioni sulla regione Abruzzo, ricostruite con dati dell’Ufficio Idrografico e Mareografico elaborate dal CETEMPS, per il mese di novembre 2023. Le anomalie di temperatura sono state positive ovunque. La temperatura media è stata più alta del riferimento climatologico 1991-2020 di +1.3°C in media, con punte di +2.8°C nell’entroterra pescarese. La distribuzione spaziale delle anomalie di temperatura massima e minima risultano simili a quella della media, ma con valori rispettivamente più elevati per le massime (+2.1°C) e più contenuti per le minime (+0.5°C). Le precipitazioni sono state più abbondanti in media dell’11%, ma con grandi disomogeneità spaziali. Sull’area del Gran Sasso e della Valle del Sangro sono state in realtà più scarse del 20%, altrove generalmente più abbondanti del 20%, ma con un picco estremo nella fascia costiera tra Pescara e Ortona, con +120%.
Nelle Figura 3 – Figura 7 riportiamo le serie temporali di anomalie di temperatura (media, massima, minima ed escursione giornaliera) e precipitazione giornaliere per diverse località della Regione Abruzzo rispetto alle medie climatologiche 1991-2020 per il mese di novembre 2023. Si può vedere come il mese sia stato caratterizzato in prevalenza da anomalie termiche positive, con l’unico periodo freddo nell’ultima settimana del mese. Per le precipitazioni, esse sono state intermittenti sulle aree interne nella prima parte del mese, assenti sul versante Adriatico: questa è una delle manifestazioni della favonizzazione dei venti di libeccio al passaggio sopra gli Appennini, con salita iniziale e perdita di umidità attraverso precipitazione sul versante Tirrenico sopravento e ridiscesa con aria secca e calda sul versante Adriatico sottovento. Nella seconda settimana, queste condizioni sono mutate, evidentemente con correnti più direttamente da Sud (Ostro) che hanno favorito condizioni calde e secche su tutta la regione. Durante l’ultima settimana c’è stato invece l’arrivo di varie perturbazioni che hanno innescato fenomeni temporaleschi. Questi sono state particolarmente violenti e persistenti il giorno 22 sul versante Adriatico in particolare nella Val Pescara e sulla fascia litoranea fino a Ortona. In quest’ultima località sono stati registrati oltre 250 mm di pioggia in un solo giorno. Oltre ad allagamenti di strade e sottopassi, sono stati riportati danni in alcune gallerie dell’area, per le forti infiltrazioni d’acqua.
In Figura 8 riportiamo il dettaglio delle località di Ortona (CH) e Pescara con la cronologia dei 20 eventi con precipitazione maggiore occorsa in un giorno nel periodo 1974-2023. Si può vedere come per entrambe le stazioni il dato di novembre 2023 è quello più alto nella serie storica. Inoltre, si può notare come questi eventi con intensità maggiore, tendano ad essere più concentrati nei decenni più recenti, in particolare per la località di Pescara.
Previsioni stagionali
Riportiamo le valutazioni che possono essere tratte in base alle previsioni stagionali rilasciate dal servizio europeo Copernicus (https://effis.jrc.ec.europa.eu/apps/effis.longterm.forecasts/) per le prossime tre settimane in Figura 9.
Per quanto riguarda l’Italia, la settimana prossima è attesa essere più calda e secca della norma, la successiva con temperature in linea con la climatologia e ancora scarse precipitazioni, quella natalizia nella norma sia a livello termico che precipitativo.
I dati meteorologici delle stazioni abruzzesi sono raccolti dall’Ufficio idrologia, idrografico e mareografico dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile dell’Abruzzo ed elaborati dal CETEMPS dell’Università degli Studi dell’Aquila, secondo la metodologia illustrata in https://rmets.onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/joc.7081.