Settembre 2022 sulla Regione Abruzzo è stato lievemente più caldo e più umido della media, ma è in realtà stato nettamente diviso in due, con una prima metà più calda della media e una seconda metà più fredda. La repentina transizione tra periodi caldi e freddi ha favorito la generazione di diversi episodi temporaleschi, nessuno dei quali ha fortunatamente colpito duramente l’Abruzzo, a differenza purtroppo di Marche e Campania.
In Figura 1 riportiamo le anomalie rispetto alla media climatologica 1981-2010 sull’Europa da rianalisi NCEP/NCAR (psl.noaa.gov) per il mese di settembre 2022 di geopotenziale a 500 hPa, vento vicino alla superficie, temperatura a 2 m e precipitazione. Dalla mappa di geopotenziale si deduce come condizioni cicloniche siano state prevalenti su tutta l’Europa. Questo ha favorito condizioni prevalentemente instabili e nuvolose, con frequente incursione di perturbazioni in formazione sull’Atlantico. Si sono infatti registrate anomalie termiche medie negative sull’Europa Centro-Orientale, con punte di -3°C su Russia occidentale e Polonia, e temperature di poco superiori alle medie climatologiche sul Mediterraneo. Le precipitazioni sono state più abbondanti del solito, in particolare sull’Europa dell’Est.
In Figura 2 mostriamo le mappe di anomalia delle temperature e delle precipitazioni sulla regione Abruzzo, ricostruite con dati dell’Ufficio Idrografico e Mareografico elaborate dal CETEMPS, per il mese di settembre 2022. Si può notare come non ci siano state grandi anomalie di temperatura rispetto alla climatologia, con i discostamenti maggiori, comunque ben inferiori al grado, per la temperatura massima. Le anomalie di precipitazione si sono divise tra positive (più umido) su aree interne e Val Pescara, negative (più secco) sul resto della regione. Lo scostamento più significativo è stato +40% nell’area di Montereale-Campotosto, nella parte settentrionale dell’aquilano.
Nelle Figura 3 – Figura 6 riportiamo le serie temporali anomalie di temperatura (media, massima e minima) e precipitazione giornaliere per diverse località della Regione Abruzzo rispetto alle medie climatologiche 1991-2020 per il mese di settembre 2022. Il mese è stato all’incirca diviso in una prima metà più calda del solito e una seconda metà più fredda. Le precipitazioni sono cadute nel corso del mese, più o meno un paio di giorni con frequenza settimanale. Le prime settimane sono state calde soprattutto in montagna, con anomalie delle temperature massime giornaliere superiori +5°C a Campotosto, Caramanico, Montazzoli. La seconda settimana è stata particolarmente calda anche sulla costa, con anomalie vicine ai +10°C a Chieti, Pescara, Ortona e Vasto. Il freddo si è invece fatto sentire nella terza settimana, con una transizione molto brusca avvenuta tra i giorni 17 e 18 del mese (Figura 7). Le anomalie sono state ben inferiori a -5°C sia nei valori minimi che massimi su tutta la regione, meno sulla fascia costiera grazie all’azione mitigante del mare.
La transizione a metà mese dal caldo al freddo verrà ricordata purtroppo perché è stata preceduta da un importante evento alluvionale nelle Marche, mentre il ritorno a temperature più in linea con la climatologia di fine mese, per quella sulla Campania. Una curiosità riguardo l’Abruzzo riguarda proprio questi ultimi giorni, in cui un flusso persistente di aria da Sud-Ovest (libeccio o garbino, come viene chiamato sulla costa adriatica), ha fatto sì che i venti spirassero all’incirca perpendicolari alla catena appenninica dell’Italia centro-meridionale, portando a una frequente “favonizzazione” delle masse d’aria nello scavalcare i rilievi, ridiscendendo caldi e secchi sul versante adriatico. Come visibile dal Figura 8, si sono infatti registrate giornate con temperature eccezionalmente alte sul litorale, con punte fino a 27-28°C e differenze di temperatura rispetto al giorno precedente superiori ai 5°C. Dal satellite è stata ben visibile la distesa di nubi a ovest della catena appenninica e il cielo sereno a est, ad indicare il dissolvimento di contenuto di umidità al passaggio forzato sui rilievi.
I dati meteorologici delle stazioni abruzzesi sono raccolti dall’Ufficio Idrografico e Mareografico della Regione Abruzzo ed elaborati dal CETEMPS dell’Università degli Studi dell’Aquila, secondo la metodologia illustrata in https://rmets.onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/joc.7081.
Questo lavoro è in parte supportato dal Programma sperimentale di interventi per l’adattamento ai cambiamenti climatici in ambito urbano del Comune dell’Aquila.