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Il prestigioso Bulletin of the American Meteorological Society (BAMS) dedica la copertina di Aprile ad uno studio che riporta i risultati dell’azione di Cooperazione Europea (COST) TOPROF, a cui il CETEMPS ha contribuito in larga parte.

L’azione TOPROF nasce nel 2013 per fronteggiare la lacuna osservativa nello strato limite planetario (cioè la parte più bassa dell’atmosfera, a diretto contatto con la superficie terrestre). Questo strato infatti soffre di una copertura osservativa insufficiente, in quanto non è ben sondato né dalle reti terrestri di sensori meteorologici convenzionali né dai sensori satellitari. Di contro però l’osservazione di questo strato è fondamentale per realizzare le aspettative di miglioramento delle previsioni meteorologiche moderne. Infatti, per poter prevedere accuratamente l’evoluzione dell’atmosfera, soprattutto in condizioni avverse ad alto impatto (temporali, vento forte, scarsa qualità dell’aria), i modelli di previsione devono essere inizializzati con misure accurate delle condizioni attuali, specialmente nello strato limite.

La proposta di TOPROF è stata dunque di coprire tale lacuna utilizzando strumenti di telerilevamento per profilare lo strato limite, strumenti già presenti ed operativi nel nostro continente, ma sotto-utilizzati perché non sufficientemente armonizzati ed interconnessi. Ben 22 paesi e 15 centri meteorologici nazionali europei, nonché 12 Università e 6 centri di ricerca (tra cui CETEMPS), hanno collaborato alla riuscita di TOPROF, contribuendo allo sviluppo e l’implementazione comune di procedure operative, calibrazioni, scambio dati, e algoritmi di stima.

Figura 1. Copertina di Aprile del Bulletin of the American Meteorological Society (BAMS) (Foto: E. J. O’Connor, FMI).

I tanti risultati di TOPROF sono riassunti in una pubblicazione (Illingworth et al. 2019) a cui il BAMS ha dedicato la copertina del numero di Aprile (Figura 1), che mostra l’incendio Saddleworth Moor vicino a Manchester (26-27 giugno 2018), le cui ceneri sono state rilevate dalla rete di profilatori in Europa (Figura 2) anche a distanza di migliaia di chilometri.

Figura 2. Mappa dei siti di osservazione ed alcune misure del fumo generato dall’incendio Saddleworth Moor vicino a Manchester (dal 26 al 27 giugno 2018). Cinque stazioni sono rappresentate: Stornoway, Eskdalemuir, Flesland, Rotterdam e Ulrichstein.

Autore dell’articolo: Domenico Cimini, CNR-IMAA & CETEMPS, nico.cimini@aquila.infn.it

Riferimenti

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